SUICIDI BLUE WHALE: IL DESTINO DI CHI SEGUE LA MODA!


Blue Whale, il gioco della morte, coinvolge centinaia di adolescenti. L'autore dell'infame idea è stato scoperto! 

E' un fenomeno fuori controllo. Si ripete già da mesi, sotto gli occhi di tutti. Tutto questo è emerso ora, troppo tardi ormai. Eh si... Le vittime del blue whale sono addirittura 157, non poche se si pensa che 130 morti siano avvenute solo negli  ultimi due mesi.

E' partito dalla Russia e si è esteso in Messico, Gran Bretagna, Spagna, Brasile e Messico. Divulgato sui social, il gioco si estende a macchia d'olio, sul territorio internazionale.

Consiste in una sfida e, come ogni sfida che si rispetti ci sono delle severe regole da rispettare. L'obbiettivo è vincere! Arrendersi non esiste assolutamente nel vocabolario di un adolescente, anche quando il premio in palio è la perdita della propria vita.

Dopo una serie di prove, apparentemente semplici ed innocue (guardare un film horror al buio, correre per strada alle 4 del mattino, marchiarsi del simbolo della balena tagliandosi il braccio), arriva la missione finale: suicidarsi!

Tra le regole dettate da questo gioco infatti, appare evidente l'invito esplicito a togliersi la vita: "sali sul grattacielo più alto della tua città e... Salta!" E' la fine del percorso durato 50 giorni, la prova delle prove, il beffardo finale.

Il lancio viene ripreso dagli amici e, il suicida, prima di compiere la pazzia, comunica con qualche istante di anticipo attraverso i social che sta per ammazzarsi. Usa delle parole chiave come end, o pubblica l'immagine della balena, simbolo di questa sfida.

L'autore della catena di morti bianche è Philip Budeikin, 21 enne studente di psicologia ed amministratore, curatore del gruppo virtuale "Blue Whale".


 Philip è stato arrestato ma, qualche ora fa, dettava le regole del gioco e infliggeva punizioni pesanti come minacce di morte a chi non rispettava i suoi emendamenti. "Non so nulla" ha dichiarato il ragazzo ma, è stato sicuramente lui a lanciare questa "moda".

Spesso, le mode che i ragazzi seguono, sono modelli di comportamento da imitare per forza altrimenti si è fuori dal gruppo. Seguire il gregge non va e non fa bene! Questo è un esempio lampante di come, un comportamento visibilmente sbagliato, sia stato perfettamente seguito e abbia portato alla perdita di vite umane.

A proposito di questo invitiamo i nostri lettori a visionare il nostro articolo sulle mode e lo stile di vita, il quale presenta dei risvolti interessanti attinenti a questo fatto di cronaca nera.

Si, sono certo che chi leggerà questo articolo, non crederà ai suoi occhi. Dispiace ribadire che questa è una consolidata realtà. Con questo ritmo di crescita, potrebbe "infettare" anche i ragazzi del nostro paese, facendo la strage degli innocenti.

Un avvertimento, va ai genitori di questi ragazzi, sempre attaccati agli smartphone; assorbono diverse tipologie di messaggi attraverso i social, come una spugna. Giusti o sbagliati che siano, questi vengono imitati rigorosamente. Quindi vigilate!


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